ROBERTO BORLA 2002

LA PITTURA DI ELIANA RE

Il primo segno lasciato dal bambino su un foglio di carta, il primo cerchio che tende a chiudersi, rivela al mondo la sua “traccia del sé”. Questa traccia segna un momento fondamentale nella sua crescita, quello della consapevolezza del “sé”, appunto, ed allo stesso tempo della scoperta dell’altro. L’impulso che ci spinge a produrre un segno nella prima infanzia rimane fondamentalmente lo stesso nel corso della nostra vita: riallacciare il rapporto che si spezza nel momento in cui prendiamo coscienza di noi stessi e di ciò che è altro da noi. Per ricreare questa armonia perduta molti scelgono il mezzo della parola scritta, della poesia, del romanzo; altri percorrono l’universo fonetico della musica, della canzone, del teatro; altri ancora, quello del colore e della forma, del segno scolpito o dipinto.

            Se non ci fossimo mai soffermati a riflettere su questo significato primordiale dell’opera artistica, le tele di Eliana Re ci obbligherebbero a farlo, perché in esse ogni elemento ci riporta all’universo intimo dell’autrice, al suo bisogno di uscire nel mondo. Svelare al mondo obbliga però anche a svelarsi, ad attraversare e a riconoscere i propri stati d’animo, le proprie pulsioni, spesso in apparente antitesi, molte volte in conflitto tra loro come le molteplici anime di una donna che partorisce se stessa, che è figlia, compagna, madre. Persona.  Prorompente, questo universo intimo squarcia la tela del dipinto e ne travalica i confini, lasciando intravedere la trama ultima della realtà, in un universo cromatico che oscilla dall’algido azzurro della ragione al passionale pulsare dei rossi. Proprio la distribuzione cromatica evidenzia poi la crescita dell’Artista ed il continuo alternarsi di stati d’animo. I primi lavori sono caratterizzati dalla netta traccia di colore, a stacchi decisi, quasi a strati sovrapposti, in cui anche gli stati d’animo sembrano alternarsi con uguale contrapposizione. In seguito, le ferite della tela squarciata svelano il substrato intimo della realtà, il desiderio di penetrarla, strato dopo strato, per raggiungerne l’essenza. Infine, i lavori più recenti: scenari di un’intima riflessione da cui scompaiono i toni di rosso, con una definizione cromatica più soffice, in cui il dubbio, però, è ancora al centro della scena. Una pittura fatta di luci e di ombre in perenne contrasto, di irragionevoli passioni e di sentimenti razionali che convivono senza mai fondersi. Come nei giochi dell’adolescenza, i dipinti di Eliana Re ci invitano a percorrere i nostri sentieri dell’anima, a smarrirci, a ritrovarci, a rivisitare emozioni e sogni nascosti, ad incontrarci in un luogo primordiale in cui “io” e “tu” si dissolvono nel pulsare di un universo comune.